Stimolazione cognitiva per la terza età

La palestra del fitness mentale

Il nostro cervello è come un muscolo: basta allenarlo. Più lo alleniamo, più funziona meglio. 

E lo si può fare anche dopo i 60 anni!

La stimolazione cognitiva non è altro che una forma di allenamento e coinvolgimento in compiti ed attività che possano da un lato rallentare il decorso della malattia della demenza e dall’altro incrementare le funzioni cognitive non ancora compromesse.

Il gruppo si rivolge a persone con diagnosi di deterioramento cognitivo di grado lieve e moderato, a persone che sentono di aver bisogno di esercitare le proprie abilità mentali, ma che non hanno una diagnosi specifica, ai loro familiari e a tutti coloro che vogliono contrastare le conseguenze dell’invecchiamento cerebrale. La cosa più importante nella terza età è mantenere attiva la mente con attività che stimolino la memoria e l’attenzione. Le attività proposte aiutano a ritardare gli effetti del declino cognitivo favorendo una migliore qualità della vita sia della persona malata sia dei familiari o delle persone che se ne prendono cura.

Diversi studi sugli anziani hanno dimostrato che la tipologia di esercizi proposti migliorano le prestazioni mnemoniche dell’anziano perché fanno sì che il cosiddetto «magazzino della memoria breve» (il luogo in cui le memorie sono depositate per breve tempo prima di essere convertite in memorie durature) non si «restringa».

Le attività proposto sono specifiche e mirate alle aree maggiormente interessate dai processi di deterioramento; esse comprendono esercizi sull’orientamento temporale e spaziale, l’attenzione visiva, la memoria, il linguaggio, la logica, le abilità grafico-manuali, ecc.

Ulteriori obiettivi comprendono: insegnare strategie per la memorizzazione di dati e informazioni; ridurre l’ansia legata ad alcune prestazioni e riacquistare fiducia nelle proprie abilità.